SEI IN > VIVERE FOGGIA > CRONACA

articolo
Centinaia di braccianti sfruttati nei campi del Foggiano, 4 arresti per caporalato

2' di lettura
22

I finanzieri del Gruppo di Foggia hanno arrestato 4 persone indagate di intermediazione e sfruttamento del lavoro nei confronti di centinaia di braccianti agricoli extracomunitari illecitamente impiegati nell’agro foggiano.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia e svolte in collaborazione con lo SCICO di Roma e il GICO del Nucleo PEF Bari, sono state avviate a seguito della denuncia di un cittadino extracomunitario che ha segnalato di aver lavorato assieme altri suoi connazionali nella raccolta delle olive, senza essere stato messo in regola e retribuito.

Le attività investigative hanno consentito di ricostruire lo sfruttamento di centinaia di braccianti di origine africana, perlopiù reclutati a Borgo Mezzanone ed impiegati in condizioni di lavoro degradanti. Al centro delle indagini un “caporale” proveniente dalla Costa d’Avorio che, in contatto con alcune cooperative agricole locali, si occupava di reperire i braccianti e trasportarli, stipati in un furgone, dalle baracche della ex pista di Borgo Mezzanone ai campi.

I lavoratori, con turni di lavoro anche di oltre 10 ore, senza alcuno strumento di protezione individuale ed in ogni condizione meteorologica, percepivano, nella maggior parte dei casi, circa 15 euro al giorno, pagati a cottimo poco più di un euro per ogni contenitore di ortaggi lavorato; dalla paga giornaliera veniva decurtata una somma anche di 5 euro per il trasporto.

Sulla base del quadro indiziario raccolto, anche mediante intercettazioni telefoniche e documenti rinvenuti nel corso delle perquisizioni effettuate mentre erano in corso i lavori nei campi, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari per il presunto “caporale” ed i gestori di 2 cooperative agricole, oltre al sequestro del mezzo utilizzato e dell’illecito profitto conseguito.








qrcode